Archival Insights: Tracing Jacob Marcaria’s Life in Renaissance Venice
Progetto Postdoc
Studi giudaici, della Bibbia e lingua ebraica - RWTH Aachen, Pr. Dr. Th. Simone Paganini
In the past decades, the figure of Jacob Marcaria has attracted scholarly attention mainly in connection with the six years of activity of the Jewish printing house he founded with Rabbi Joseph Ottolenghi in Riva del Garda (1557-1563). However, to date, there is no systematic work that holistically reconstructs the stages of his life, from his medical studies in Padua to his practice of medicine in the territory of the Venetian Republic, to his work as a matchmaker for prominent members of the Venetian community, to his role as a judge in the rabbinical court of Venice. The present research not only sheds new light on the events that affected the life of an influential member of the Jewish intellectual class during the Renaissance in the Venetian Republic but also illuminates specific aspects of Jewish life during a crucial era in the history of these communities. Moreover, the investigation of the relations between Marcaria and prominent figures in the Venetian Republic, the Duchy of Milan and the Prince-Bishopric of Trent represents a new aspect of the research, highlighting unprecedented aspects of the mutual connections and influences between the social and cultural elites of the time. By providing the edition and historical contextualisation of new materials in Hebrew that would otherwise remain unknown, the information that emerged from this research may be helpful not only to scholars of Jewish history and culture but also to historians investigating the social and cultural dynamics and interconnections of the Venetian, Milanese and Tridentine domains of the Renaissance. In this sense, the project aims to create new interdisciplinary connections and stimulate debate among scholars.
da Dicembre 2024 a Aprile 2025
Transizioni della musica vocale antica nei compositori italiani dal secondo Novecento a oggi
Postdoc
Musicologia
Una parte considerevole dei compositori italiani d’avanguardia dal secondo Novecento a oggi ha musicalmente recepito, analizzato e interpretato la musica vocale antica, trasferendola in modo sofisticato e diversificato nelle proprie composizioni. Nel progetto, il potenziale trasformativo del lascito musicale viene messo in luce in termini di ispirazioni, tecniche, modelli compositivi recepiti in vista della loro specifica interpretazione e ricontestualizzazione nella musica contemporanea, la quale si rinnova dialogicamente sulla base della musica antica. Le ‘transizioni’ contemporanee in composizioni, trascrizioni, arrangiamenti, adattamenti ed esecuzioni consentono un dialogo proficuo tra passato e presente: possono produrre nuove procedure interpretative, compositive e performative e possono dar vita a impulsi creativi che oscillano tra avvicinamento consapevole, citazione e parafrasi da un lato e allontanamento, parodia e straniamento dall’altro, facendo così appello alla riflessione artistica nella storia della musica.
Nel progetto esploro, tenendo conto degli aspetti transdisciplinari, anche i fenomeni di intreccio intertestuale, intermediale e transculturale, nonché i processi di transizione epistemica interepocale, compreso lo sperimentalismo. Relazioni dialogiche tra modalità compositive e interpretative storicamente distanti possono emergere quando la musica acquista rilevanza drammaturgica nel gioco tra presenza e assenza, espansione e riduzione, estensione intermediale e dislocamento d'espressione, o vicinanza e distanza riflessa dall'Altro, dal Vecchio. Il riferimento alla, l'intervento nella e l'interazione con la musica antica possono offrire coerenza interpretativa mediante la ricontestualizzazione nella musica e messa in scena contemporanea, in quanto l’approccio interpretativo viene moltiplicato, avvicinato e messo al passo coi tempi.
L'attenzione si concentra sull'interpretazione da parte di compositori italiani contemporanei e di collettività musicali e artistiche a partire dal 1950 circa e sulle transizioni permeabili della musica vocale o del teatro musicale del XIV-XVII secolo, nonché sulla questione di come queste possano rivelarsi quali punti di forza drammaturgici sia nel XIV-XVII secolo sia nel XX-XI secolo. Non solo faccio luce sulle composizioni in sé, ma esamino queste anche nella loro rispettiva interferenza e tensione tra opere di riferimento e opere nuove dal punto di vista sia della ricerca interpretativa sia della prassi esecutiva e messa in scena.
Per la mia ricerca al CTSV sono rilevanti compositori le cui fonti sono conservate a Venezia, compositori che vi si sono formati, che vi hanno lavorato o le cui opere vi sono state eseguite.
da Febbraio 2025 a Aprile 2025
Provenienza: Migrazioni di un concetto
Postdoc Storia dell'ArteIl progetto è un'analisi multiprospettica del concetto di provenienza per aprire spazi del sapere e della pratica transdisciplinari nel lavoro museale. Si immerge nella presenza e la migrazione della provenienza come concetto da un lato e come episteme dall'altro nei diversi contesti della lingua, del sapere, della storia, della cultura, della politica, dell'economia, dell'individuo e della società.
La migrazione della provenienza è esemplificata come dinamica epistemologica. Il suo potenziale nella produzione e nel trasferimento del sapere dentro e fuori dei musei viene chiarito attraverso casi diversi.
A tal fine, nel contesto della borsa al Centro Tedesco degli Studi Veneziani, il progetto si rivolge alla Congregazione Armena Mechitarista di Venezia e Vienna come caso di studio particolare. Le vaste collezioni di beni culturali armeni dell'ordine, tra cui manoscritti, opere di arti decorative e belle arti, inoltre oggetti archeologici, sono accessibili al pubblico nei siti nel corso della loro musealizzazione. La storia e le strategie di questi processi di musealizzazione sono esaminate in particolare nel contesto degli obiettivi di preservazione del patrimonio culturale armeno.
Sullo sfondo dell'insediamento dell'ordine a Venezia e a Vienna, la migrazione della cultura armena e la sua provenienza sono considerate attraverso la vera e propria migrazione fisica dei mechitaristi nello spazio in relazione al loro contributo alla produzione e al trasferimento del sapere nonché la tutela dei beni culturali.
da Febbraio 2025 a Marzo 2025
Sulla biblioteca privata di Luigi Nono - Tra annotazione e composizione
Università di Amburgo, Matteo Nanni, Schönberg-Gesamtausgabe, Berlin, Hella Melkert,
Progetto di ricerca
Musicologia, Germanistica, Filosofia
La musica del compositore veneziano Luigi Nono (1924-1990) continua ad apparire oggi con ininterrotta attualità ed è tuttora presente sulla scena musicale internazionale. L'Archivio Luigi Nono, situato sull’isola veneziana Giudecca, ospita non solo le fonti autografe delle sue composizioni e la maggior parte della sua corrispondenza, ma anche tutta la sua biblioteca privata. Essa comprende all’incirca 10.000 tomi, di cui circa 1100 titoli portano annotazioni dalla mano di Nono. Anche se questi, in un primo passo, sono già stati indicizzati superficialmente, una sistematizzazione e trascrizione completa di tutte le pagine annotate non è ancora stata effettuata. Lo scopo di questo progetto di ricerca è di rimediare a ciò per aprire la strada a nuove possibilità interpretative riguardo al comportamento di lettura di Luigi Nono e alle possibili influenze risultanti sul suo lavoro compositivo.
Febbraio 2025
Postdoc | Fritz Thyssen Stiftung
Filologia romanza (francese/italiano))
da Febbraio 2025 a Gennaio 2026
Borsa di studio per artisti
Arti visive
da Gennaio 2025 a Marzo 2025
L'Altra Biennale: le Biennali d'arte antica di Venezia e l'invenzione di una tradizione duratura (1935-1950)
Postdoc
Storia dell'arte
Nel 1935 il Comune di Venezia avviò una serie di mostre biennali di Old Masters, le cosiddette Biennali d'arte antica, da tenersi in anni alterni con le biennali d'arte contemporanea. La serie celebrava i grandi maestri dell'arte veneziana, a partire dalle tre mostre monografiche dedicate a Tiziano (1935), Tintoretto (1937) e Veronese (1939). La formula del curatore Nino Barbantini (Direttore alle Belle Arti del Comune) si rivelò un successo duraturo. Infatti, le Biennali d'arte antica superarono la pausa forzata della guerra per continuare senza interruzione fino agli anni Settanta. Il mio progetto si propone di ricostruire e analizzare la storia delle Biennali d'arte antica dal 1935 al 1949, analizzando le cesure e le continuità della politica culturale di Venezia dal regime fascista al dopoguerra.
da Gennaio 2025 a Febbraio 2025
Borsa di studio per artisti
Letteratura
da Gennaio 2025 a Marzo 2025
Musicologia, Teoria della musica
Febbraio 2025
Progetto di dottorato
da Luglio 2025 a Settembre 2025
Borsa di studio per artisti
da Aprile 2025 a Giugno 2025
L'artista itinerante Friedrich Nerly (Erfurt 1807 ? Venezia 1878) e la sua produzione pittorica veneziana. Progetto di ricerca sul lascito di Friedrich Nerly, Angermuseum Erfurt
Postdoc
da Settembre 2025 a Ottobre 2025
Progetto di dottorato
da Marzo 2025 a Agosto 2025
Borsa di studio per artisti
da Ottobre 2025 a Dicembre 2025
Postdoc
da Ottobre 2025 a Gennaio 2026
Borsa di studio per artisti
da Luglio 2025 a Settembre 2025
Borsa di studio per artisti
da Aprile 2025 a Giugno 2025
Borsa di studi per artisti
da Ottobre 2025 a Dicembre 2025
Tra fame e golosità: le mode alimentari nell'Europa medievale
Postdoc
Aprile 2025
Gente in gamba. L'industria vetraria di Murano tra tradizione e innovazione, tra fama e segreto
Progetto di dottorato
Agosto 2025
L'Altra Biennale: le Biennali d'arte antica di Venezia e l'invenzione di una tradizione duratura (1935-1950)
Postdoc
Settembre 2025
Borsa di studi per artisti
da Luglio 2025 a Settembre 2025
da Maggio 2025 a Settembre 2025
Gli ebrei nel Partito Nazionale Fascista
Progetto di dottorato
da Agosto 2025 a Settembre 2025
da Agosto 2025 a Novembre 2025
La collezione di Karl Roner von Ehrenwerth e il gusto delle élites straniere nella Venezia asburgica
Postdoc
da Maggio 2025 a Luglio 2025
Scomparso? Tracce di attività predicatoria carmelitana a Venezia
Postdoc
da Maggio 2025 a Luglio 2025
La composizione collaborativa nel primo periodo moderno
Marzo 2025
da Ottobre 2025 a Febbraio 2026
Concetti scenici nel primo Novecento: il teatro musicale di Gian Francesco Malipiero
Progetto di abilitazione
da Ottobre 2025 a Febbraio 2026
Postdoc
da Aprile 2025 a Luglio 2025